Loulou d’Aki
35.00€
They call us dreamers but we’re the ones who don’t sleep – Loulou d’Aki
«They call us dreamers but we’re the ones who don’t sleep guarda
alle speranze e ai sogni della gioventù, con l’obiettivo di creare una
testimonianza del nostro tempo. Il progetto è ispirato dalle infinite
possibilità della gioventù. La maggior parte del progetto è stato girato
in Medio Oriente e in situazioni legate alla rivoluzione della Primavera
Araba o in zone di conflitto in cui troppo spesso la gioventù è privata
dal suo diritto ad essere giovane.
Selezionato da Hannah Watson (Trolley Books), il libro fornisce
“un’accurata rappresentazione del contesto dei suoi ritratti di giovani,
fotografati prevalentemente in Medio Oriente. Il titolo stesso del progetto
da cui il libro nasce, Make a wish, è una richiesta di scrivere a mano in
un quaderno le loro speranze e paure riguardanti il futuro. I ritratti sono
splendidi e si alternano alle immagini delle città che ha visitato, da Gaza a
Teheran».
alle speranze e ai sogni della gioventù, con l’obiettivo di creare una
testimonianza del nostro tempo. Il progetto è ispirato dalle infinite
possibilità della gioventù. La maggior parte del progetto è stato girato
in Medio Oriente e in situazioni legate alla rivoluzione della Primavera
Araba o in zone di conflitto in cui troppo spesso la gioventù è privata
dal suo diritto ad essere giovane.
Selezionato da Hannah Watson (Trolley Books), il libro fornisce
“un’accurata rappresentazione del contesto dei suoi ritratti di giovani,
fotografati prevalentemente in Medio Oriente. Il titolo stesso del progetto
da cui il libro nasce, Make a wish, è una richiesta di scrivere a mano in
un quaderno le loro speranze e paure riguardanti il futuro. I ritratti sono
splendidi e si alternano alle immagini delle città che ha visitato, da Gaza a
Teheran».